L'EPOCA ROMANA E UNO STRAORDINARIO MOSAICO


IL MEDIOEVO E LA FONTANA NASCOSTA


IL RINASCIMENTO


IL TRIGRAMMA DI SAN BERNARDINO
 
IL TRIGRAMMA DI SAN BERNARDINO

Il trigramma fu disegnato da Bernardino stesso, per questo è considerato patrono dei pubblicitari. Ad ogni elemento del simbolo, Bernardino applicò un significato: il sole centrale è chiara allusione a Cristo che dà la vita come fa il sole, e suggerisce l'idea dell'irradiarsi della Carità. Il calore del sole è diffuso dai raggi, i dodici raggi serpeggianti cioè i dodici Apostoli e poi da otto raggi diretti che rappresentano le beatitudini; la fascia che circonda il sole rappresenta la felicità dei beati che non ha termine, il celeste dello sfondo è simbolo della fede; l'oro dell'amore. Il significato mistico dei raggi serpeggianti era espresso in una litania: 1° rifugio dei penitenti; 2° vessillo dei combattenti; 3° rimedio degli infermi; 4° conforto dei sofferenti; 5° onore dei credenti; 6° gioia dei predicanti; 7° merito degli operanti; 8° aiuto dei deficienti; 9° sospiro dei meditanti; 10° suffragio degli oranti; 11° gusto dei contemplanti; 12° gloria dei trionfanti.
 
San Bernardino a Bergamo
"superveniunt magnae tribolationes propter bellum inter partem gibelinam et guelfam". La ragione che aveva indotto i bergamaschi a far venire nella loro città il Frate paciere era il grande disordine che in essa vi regnava. Nessuna città era tanto travagliata dalle fazioni dei Guelfi e Ghibellini, quanto Bergamo. Numerosi furono gli eccidi da ambo le parti. Negli anni 1411-1419 venne a Bergamo S. Bernardino da Siena (90) a predicare la concordia fra i cittadini e far cessare l'incredibile ferocità che si era scatenata tra i Guelfi ed i Ghibellini. A Bergamo la sua venuta è ricordata da un affresco nella Chiesa di san Michele al Pozzo Bianco e la stessa bandiera di Bergamo simboleggia la pace sugellata tra le 2 fazioni l'oro dei guelfi ed il rosso dei ghibellini.